Ultrabroadband: Si, un Sogno che si sta avverando…

L’Italia ha recuperato il gap che la distanziava dal resto delle potenze occidentali nell’ambito dello sviluppo delle infrastrutture delle reti web? L’Ultrabroadband è davvero “Un Sogno che si avvera?

Ultrabroadband: Si, un Sogno che si sta avverando…

L’Italia ha recuperato il gap che la distanziava dal resto delle potenze occidentali nell’ambito dello sviluppo delle infrastrutture delle reti web? L’Ultrabroadband è davvero “Un Sogno che si avvera?

L’Italia ha recuperato il gap che la distanziava dal resto delle potenze occidentali nell’ambito dello sviluppo delle infrastrutture delle reti web? L’Ultrabroadband è davvero “Un Sogno che si avvera”, come la domanda che si pone il “Corriere delle Comunicazioni”, che insieme al 360Summit ha organizzato nella mattinata del 14 giugno 2017 presso la Sala Eventi del centro convegno di Via Alibert di Roma, vicino Piazza di Spagna?

A cercare di fornire una risposta organica a questo importante quesito sono stati numerosi i relatori che nella mattinata romana si sono alternati sul palco del meeting.

A dare un po’ la linea e a richiamare tutti gli “attori” che vivono il “palcoscenico” di questo importante momento di rivoluzione tecnologica è stato il Presidente dell’Agcom, Angelo M. Cardani, che ha invitato appunto i soggetti che si fronteggiano da un punto di vista concorrenziale a rispettare il loro ruolo e non cercare di influenzare “l’arbitro”, ( ovvero l’Agcom)

A fornire un quadro delle potenzialità tecnologiche che si celano dietro la banda ultra larga e anche quelle di “sistema” e a fornire una serie di dati di rilievo per questa nuova fase dello sviluppo della rete telematica è  Antongiulio Lombardi, direttore Regulatory Affairs Wind Tre

A definire invece l’azione, il percorso che il potere politico sta mettendo in atto, di concerto con il mondo imprenditoriale per fare sì che alla domanda iniziale del convegno ci sia una risposta positiva, è il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, con delega per le Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che in una sorta di intervista pubblica con direttore del “Corriere delle Comunicazioni” Gildo Campesato, si sbilancia sulla necessità di adeguare i parametri per le emissioni elettromagnetiche in senso meno restrittivo al fine di poter utilizzare delle frequenze utili al 5G, altrimenti di difficile utilizzo. Giacomelli ha ricordato che solo nel nostro Paese vi è una visione restrittiva su tale questione, mentre i parametri europei di riferimento sono assolutamente più aperti.

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